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martedì 2 dicembre 2014

UN LIBRO PER CAPIRE...

Ieri abbiamo iniziato a leggere un libro straordinario scritto da Luigi Garlando: "Per questo mi chiamo Giovanni"
La storia ci sta conquistando e stiamo entarndo a grandi passi nella vita di un eroe: Giovanni Falcone.

Da "IL GIORNALINO ON LINE" :http://www.stpauls.it/gio/1221gi/inviatospeciale.html



L'inviato speciale
Raccontare la mafia
A colloquio con Luigi Garlando e Claudio Stassi
Una bella tavola dalla storia a fumetti su Falcone
C'è un libro che ha fatto e fa da ponte con la storia di Giovanni Falcone, del giudice Giovanni Falcone che vent'anni fa è morto ucciso dalla mafia. È un libro che permette ai ragazzi che allora non c'erano di rivivere quella storia e quelle idee. Il libro si intitola "Per questo mi chiamo Giovanni" ed è stato scritto da Luigi Garlando, un giornalista sportivo e scrittore noto soprattutto per la sua fortunata serie di romanzi "Gol!" dove racconta la storia di una squadra di calcio: le Cipolline. Nel libro è riportata una frase di Giovanni Falcone: «Gli uomini passano, le idee restano e continuano a camminare sulle gambe di altri uomini». Garlando con il suo libro da cui è nata la versione a fumetti di Claudio Stassi che "il Giornalino" sta pubblicando, ha raccontato le idee di Falcone a molti ragazzi, gambe per le idee che non sono morte con lui.
Mi chiamo Giovanni. La copertina del numero 20 del Giornalino con il primo episodio
Una storia d'oggi
Abbiamo incontrato Luigi Garlando e Claudio Stassi per parlare dei loro rispettivi lavori, il romanzo di Garlando e la sua versione a fumetti, opera del disegnatore palermitano Claudio Stassi, collaboratore del "Giornalino" per cui disegna i divertenti "Bau & Woof".
Bozzetti preparatori per la storia del duo Garlando-Stassi
Perché hai scelto di raccontare la storia di Giovanni Falcone?
Garlando: L'idea è nata da una chiacchierata con un'amica libraia che mi suggeriva di raccontare la storia di un eroe contemporaneo, non il solito supereroe, qualcosa più vicino alla realtà e nel 2004 è nato questo libro. So che Falcone non apprezzerebbe il termine "eroe" ma volevo presentare un modello.
Un angolo soleggiato ed evocativo di Palermo
Una scelta difficile?
Garlando: No, volevo rappresentare un modello di vita, vero, concreto. Raccontare che un'esistenza sostenuta da grandi ideali può essere felice, anchese costa sacrifici e fatiche.
Quali difficoltà hai incontrato?
Garlando: Non volevo passare per un grillo parlante, scrivere una storia noiosa o fare una predica contro la mafia e la violenza e avevo la preoccupazione di non scoraggiare il lettore, magari al suo primo libro. La difficoltà principale è stata proprio trovare un linguaggio adeguato, avvincente ma senza banalizzare la storia. È un po' lo sforzo che ha fatto il papà di Giovanni.
La Palermo per immagini di Garlando e Stassi
E hai usato un linguaggio pieno di immagini...
Anche il papà di Giovanni poteva farlo sedere sul letto e raccontargli: "Ti chiami Giovanni perché..." e la noia sarebbe stata dietro l'angolo. Ho usato immagini, degli oggetti con cui Giovanni e suo papà hanno riempito lo zaino: un carciofo, un'aspirina, cose semplici, immediate. Scoprire per esempio che la parola cosca in origine era la foglia del carciofo e che la città di Palermo può essere divisa in tante foglie, aiuta a capire.
La forza delle immagini
Infatti, il romanzo è pieno di immagini che hanno colpito anche Claudio Stassi che ci ha regalato la stessa storia raccontata con la forza del fumetto e che "il Giornalino" sta proponendo a puntate .
Claudio cosa ti ha colpito del testo di Luigi?
Stassi: mi ha subito affascinato il modo semplice con cui parla della mafia e come un milanese abbia saputo raccontare i sapori, gli odori, gli angoli della mia città.

Un altro bozzetto preparatorio
Perché hai scelto di raccontare a fumetti questa storia?
Stassi: la proposta mi è stata fatta dalla direttrice editoriale della Rizzoli, Beatrice Masini, che aveva visto un mio lavoro precedente sul quartiere di Brancaccio. Io avevo un po' di timore, ma la sorella di Falcone mi ha convinto che sarebbe stata un'ottima occasione per far conoscere a molti ragazzi la figura di questo eroe moderno.
E tu Luigi cosa hai pensato quanto hai visto la tua storia raccontata a fumetti?
Garlando: mi è piaciuta subito, perché se la scrittura ha dei toni che non sempre le immagini hanno, al contrario le immagini hanno forza che non sempre il racconto riesce ad esprimere. Penso per esempio a quando Claudio ha descritto la strage di Capaci senza disegnare l'asfalto saltato ma con un vuoto totale di immagini, una pagina bianca e pochi segni che raccontano sensazioni che le parole faticano a dire.
E poi ci sono le ambientazioni palermitane...
Garlando: che Claudio ha reso in modo eccellente per me impossibile, una lettura che io non potevo dare.
Stassi: per me è stata la parte più naturale del lavoro. Potevo scendere in una piazza, guardarmi attorno e disegnare, scavando con la matita nel volto delle persone, nei gesti, negli sguardi anche se per finire il libro sono dovuto andare lontano da Palermo a Barcellona, dove adesso vivo; e questo per avere il giusto distacco.
Capaci - Per questo mi chiamo Giovanni (il libro).
Chiudiamo questa chiacchierata con una domanda difficile: cos'è per voi la mafia?
Garlando: una scorciatoia, il rifiuto del vivere civile. È come una supplente sbagliata, cattiva che arriva, prende il posto della maestra e detta una legge contraria a quella della scuola.
Stassi: È l'arroganza e la cattiveria di chi per arricchirsi, uccide, ruba, minaccia. È calpestare diritti e ideali. Ci sono molti modi per parlare di mafia, Luigi e Claudio hanno scelto di raccontare la storia di Giovanni Falcone, un uomo che parlava la lingua della giustizia e della responsabilità. Una lingua di cui abbiamo bisogno tutti.
Bozzetto preparatorio dell
Stefano Gorla

domenica 30 novembre 2014

Gli Antichi Romani!



Domani faremo un primo accenno alla nascita di Roma. Vedremo questo video, il primo di una lunga serie!






Altro materiale lo troverete nella pagina di Storia!

sabato 29 novembre 2014

MANGIANDO (BENE) S'IMPARA!

MANGIANDO (BENE) S'IMPARA!

Giovedì mattina siamo stati al Ristorante San Mauro del Gruppo Ethos per la seconda tappa del Progetto "Mangiando (bene) s'impara".
Ci siamo divertiti moltissimo a impastare e preparare gli gnocchi con farina di segale, di mais e grano saraceno.
Dopo li abbiamo assaggiati ed erano buonissimi!
Abbiamo scoperto il gusto saporito della pizza integrale e abbiamo visitato le cucine! D'ora in avanti, quando andremo al ristorante, sapremo qualcosa di più del "dietro alle quinte"!


lunedì 24 novembre 2014

IL NOSTRO ALBERO.


LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE

La Stazione Spaziale Internazionale (ISS)

Stamattina abbiamo parlato di Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana andata nello spazio. 
Se volete sapere qualcosa in più guardate qui:
http://www.gapers.it/iss.asp

https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/11/23/samantha-nello-spazio-crona-in-diretta-streaming-con-luca-parmitano_a7021696-312d-45d7-8d99-116c403c69f3.html




SCRITTORI PER UN GIORNO

SCRITTORI PER UN GIORNO


Ce l'abbiamo fatta. Oggi finalmente siamo riusciti a sfornare le nostre storie con un formato accettabile! Le trovate tutte nella pagina dedicata. A dir la verità ne manca una a causa di un "salvataggio" misterioso. Ma domani in classe provvederemo!

Ecco un assaggio di quello che potete leggere!



sabato 15 novembre 2014

Scrittori per un giorno

Una nuova pagina nel nostro Blog! 
Una pagina dove poter pubblicare le nostre storie, i racconti, i pensieri...per poter immaginare di essere "SCRITTORI PER UN GIORNO"

PIOGGIA

E' tornata la pioggia. Speriamo che non provochi altri danni, altrimenti la vostra maestra si arrugginisce a furia di stare in ammollo!
L'altro giorno, correggendo i Diari personali, ho letto una poesia copiata da un libro di scuola e direi che è molto attuale!
Non ho potuto fare a meno di fissarla nella memoria del mio Iphone (ormai vive insieme a penne, matite e "sbianchetto!") e proporla sul Blog!
Buona lettura!


venerdì 14 novembre 2014

LA GIORNATA DELLA GENTILEZZA

Ieri era la Giornata della gentilezza!


Immagine tratta da www.perfectbook.it

Ecco un articolo trovato nel  sito lifegate.it

13 novembre, oggi è la Giornata mondiale della gentilezza. Un giorno per essere gentili tutto l’anno

Una data scelta da un movimento esile, leggero, non dall’Onu né dal governo, ma che forse può ispirare gesti positivi più di una ricorrenza ufficiale.
Dedicare una giornata alla gentilezza è un’idea leggera e interessante, con conseguenze pesanti. Perlomeno, così si spera. Perché possono scaturire sentimenti positivi e discussioni utili, a partire dall’uso del termine e dal significato datogli da grandi personalità.

Il Dalai Lama, Nobel per la pace nel 1989, invita a una “politica di gentilezza”. C’è anche un libro manifesto, Elogio della gentilezza, di Adam Phillips e Barbara Taylor. Il cantautore Claudio Baglioni ha sostenuto che “la gentilezza è rivoluzionaria”, frase adottata dal movimento italiano, mentre nel mondo spopola il bellissimo invito di Anne Herbert, “Pratica atti a caso di gentilezza e insensati atti di bellezza”, scritto sulla rivista Whole Earth Review della primavera 1995.

La gentilezza, a guardar bene, è abbastanza radicata nella storia. Il concetto ebraico di mitzvah è usato per indicare una buona azione o un momento di scambio di cortesia. Tale è anche l’usanza del caffè sospeso a Napoli, per cui al bar si possono pagare due caffè e consumarne uno solo, lasciando così pagato l’altro per chi non può permetterselo.

Ma è grazie ai social media che la gentilezza ha trovato vie nuove per contagiare, influenzare e trasformare in meglio tutto quel che tocca. Nel 2006 su YouTube ha spopolato la Free Hugs Campaign (che oggi ha 77 milioni di visualizzazioni). La Bbc ha spalleggiato nel 2008 la campagna One Million Random Acts of Kindness Campaign (Rak). Su Channel 9 in Australia è andata in onda una trasmissione in cui i conduttori individuavano gli ‘eroi della gentilezza’ e li premiavano. Una foto dell’ufficiale della Polizia di New York Lawrence DePrimo che dona un paio di stivali a un senzatetto scalzo è diventata virale nel 2012 e la campagna #FeedtheDeed varata nel febbraio 2014 pare abbia già ispirato 10.000 gesti di gentilezza nel mondo.

La Giornata mondiale della gentilezza è stata proclamata dal World Kindness Movement (Movimento mondiale per la gentilezza), nato a Tokyo nel 1988, sbarcato in America con successo dove ha sviluppato un’imponente manualistica, e raggruppa oggi una trentina di nazioni. In Italia ha sede dal 2000 a Parma, dove Giorgio Aiassa, presidente del Rotary Club locale, fondò la branca italiana del movimento.

Il significato odierno di gentilezza prova a spiegarlo su La Stampa Cristina Milani, fondatrice della onlus Gentletude e vicepresidente del «Movimento mondiale per la gentilezza: “Essere gentili significa mostrare attenzione nei confronti degli altri e di tutto il mondo che ci circonda, dell’ambiente, degli animali. È un’apertura all’esterno, in contrapposizione all’individualismo e all’arroganza che spesso contraddistinguono il nostro tempo. Se manteniamo la calma, siamo più lucidi, ci arrabbiamo meno, la serotonina resta alta e viviamo felici”.


I dieci comandamenti della cortesia moderna
1. Ascoltare
Cercate di vivere bene insieme: ascoltate gli altri e siate pazienti
2. Sorridere
Siate aperti verso tutti: salutate, ringraziate e sorridete spesso
3. Ragionare
Fatevi scivolare via i torti subiti e non cedete alla rabbia, ragionate
4. Rispettare
Rispettate e valorizzate la diversità, è una grande fonte di ricchezza
5. Condividere
Non siate gelosi del sapere: comunicate e condividete il più possibile
6. Non inquinare
Il Pianeta è uno solo: rispettatelo e non inquinatelo
7. Riutilizzare
Riducete gli sprechi il più possibile: riciclate, riutilizzate, riparate
8. Mangiare local
A tavola seguire la stagionalità e preferite i prodotti locali
9. Proteggere
Proteggete gli animali: non maltrattateli e non abbandonateli
10. Vivere con etica
Vivete insieme con gli esseri umani e gli animali domestici in modo etico, senza indurre loro sofferenze.

lunedì 10 novembre 2014

LA CADUTA DEL MURO DI BERLINO

Oggi una nostra compagna ha letto una notizia che parlava del Muro di Berlino, per cui, per ricordare il 25° della sua Caduta, abbiamo visto alcuni spezzoni di questo video:

http://www.youtube.com/watch?v=4p_RlvtQJmk

sabato 8 novembre 2014

UNA FAVOLA

Oggi ho pensato di "regalarvi" una favola di Esopo. Buon week end!





L' INVERNO E LA PRIMAVERA

La Primavera e l'Inverno sono due stagioni completamente opposte che non sono mai riuscite a trovare la corretta armonia per andare d'accordo. Fortunatamente esse non devono convivere, infatti, quando compare una deve umilmente ritirarsi l'altro.

Un giorno il signor Inverno si trovò faccia a faccia con la giovane signorina Primavera. L'anziana stagione, con quella sua aria sapiente prese a dire: "Mia cara amica, tu non sai essere decisa e determinata. Quando giunge il tuo periodo annuale, le persone e gli animali ne approfittano per precipitarsi fuori dalle loro case o dalle loro tane e si riversano in quei prati che tu, con tanta premura, hai provveduto a far fiorire. Essi strappano i giovani arbusti, calpestano senza pietà l'erba e assorbono ogni sorso di quel sole splendente che, col tuo arrivo diventa più caldo. I tuoi frutti vengono ignobilmente raccolti e divorati e infine, con il baccano e la cagnara che tutti fanno, non ti permettono neppure di riposare in pace. Invece io incuto timore e rispetto con le mie nebbie, il freddo e il gelo. La gente si rintana in casa e non esce quasi mai per paura del brutto tempo e così mi lascia riposare tranquillo".
La bella e dolce Primavera, colpita da quelle parole, rispose: "Il mio arrivo è desiderato da tutti e le persone mi amano. Tu non puoi nemmeno immaginare cosa significhi essere tanto apprezzati. E' una sensazione bellissima che non potrai mai provare perché con il freddo che porti al tuo arrivo anche i cuori più caldi si raggelano". L'inverno non disse più niente e si fermò a riflettere. Forse, essere ammirati ed amati dagli altri, poteva anche essere una bella sensazione.

Per ottenere rispetto ed amore non serve utilizzare la forza ed incutere paura invece i migliori risultati si ottengono con la bontà a la sensibilità.

 Esopo



martedì 4 novembre 2014

4 NOVEMBRE


Oggi si ricorda la fine della Prima Guerra Mondiale e  si celebra la Festa dell'Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate. 
Abbiamo visto un video con l'annuncio della Vittoria e ascoltato la canzone del Piave.










Poi abbiamo scritto una bellissima poesia di Giuseppe Ungaretti: San Martino del Carso:







venerdì 31 ottobre 2014

FESTA DI TUTTI I SANTI


BUONA FESTA DI TUTTI I SANTI E...
PER SAPERNE UN PO' DI PIÙ SULLA LORO FESTA, LEGGETE...
1 novembre Festa di Ognissanti 2013: il significato e la storia della celebrazione di Tutti i Santi
Il mese di novembre si apre con due importanti celebrazioni, momenti per riflettere e ricordare: il primo del mese si festeggiano i Santi, mentre il giorno successivo, il 2 novembre è il momento di ricordare chi non c’è più, una giornata ricca di significati religiosi, che si fondono con antichi riti e credenze popolari.
Il giorno di Ognissanti, festività cristiana e civile, celebra la gloria e l’onore di tutti i Santi canonizzati e non ed è popolarmente considerato l‘onomastico delle persone il cui nome non compare nel calendario cristiano.
Le origini di questa Festa sono lontanissime: le commemorazioni dei martiri, comuni a diverse Chiese, cominciarono ad esser celebrate già nel IV secolo. Le prime tracce di una celebrazione generale sono attestate ad Antiochia, e fanno riferimento alla Domenica successiva alla Pentecoste. E’ infatti solo dal VII secolo che, a seguito delle richieste provenienti dal mondo monastico irlandese, Papa Gregorio II stabilì la data del 1 novembre per far coincidere la festività con l’antica festa celtica del nuovo anno, il Samhain.
Arrivati ai tempi di Carlo Magno, la festività novembrina di Ognissanti, diffusamente celebrata e il 1° novembre, venne decretato festività di precetto dal re franco Luigi il Pio nell’835, con decreto emesso “su richiesta di Papa Gregorio IV e con il consenso di tutti i vescovi”.
Le ragioni dello spostamento della data dal 13 maggio al 1 novembre sarebbero quindi da imputare al tentativo di cristianizzare la festa pagana del Capo d’anno del popolo Celtico, che cadeva appunto ai primi di novembre. Al significato di questa festa, in origine prettamente agricola e pagana, andò così affiancandosi quello spirituale e religioso. Con l’avvento al soglio pontificio di Papa Bonifacio IV si tentò poi di tramutare la festa da pagana a cristiana, dandone così un significato puramente religioso. Per rimuovere ogni residuo di paganesimo, l’idea originale fu quella di abolire la festa pagana, decisione che però avrebbe scatenato le ire del popolo, ancora molto ancorato alle antiche tradizioni. Nonostante i vari tentativi di sradicare il culto pagano, le riforme non ebbero quindi esito, cosicché, per tentare di quantomeno di rafforzarne la valenza religiosa, la chiesa introdusse nel X secolo una nuova festa, quella dedicata ai morti, che cade il 2 di novembre.
Nel 1475 la festività di Ognissanti venne poi resa obbligatoria in tutta la Chiesa d’occidente da Sisto IV ma il culto pagano, in special modo quello celtico, è sopravvissuto nella cultura dei popoli europei fino ai giorni nostri. Infatti la notte di “Nos Galan-Gaeaf “ dell’antica cultura celtica viene rievocata tutt’oggi nella notte di Halloween il cui significato è proprio vigilia di Ognissanti o di Tutti i Santi (All Hallows = Tutti i Santi + eve = Vigilia).
Infine, il 1° giugno 1949 la Costituzione italiana, come quella di altri paesi europei (Austria, Belgio, Spagna, Francia e Grecia) inserì il giorno di Ognissanti tra quelli considerati “festivi, agli effetti della osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici“.
Una storia travagliata, un’altra storia di antichi riti legati alla cultura agricolo-pagana inglobati e cristianizzati dalla Chiesa.

lunedì 20 ottobre 2014

COS'è UN BLOG?


Qualcuno oggi mi ha chiesto l'origine e il significato della parola "BLOG". Ecco alcune informazioni!


Cos'è un blog?

La parola blog nasce dalla contrazione di web log, ovvero "traccia su rete".
Più dettagliatamente il weblog è una parola costruita da due termini uniti tra di loro, "web" cioè la Rete e "log", cioè i software che servono per tenere traccia degli accessi ad un sito. Il termine weblog è stato creato da Jorn Barger nel dicembre del 1997.
La versione tronca Blog è stata creata da Peter Merholz che nel 1999 ha usato la frase "we blog" nel suo sito, dando origine al verbo "to blog".

Il fenomeno ha iniziato a prendere piede in America e nel 2001 è divenuto di moda anche in Italia, con la nascita dei primi servizi gratuiti dedicati alla gestione di blog. La possibilità di pubblicare documenti su Internet si è evoluta da privilegio di pochi (università e centri di ricerca) a diritto di tutti (i blogger, appunto).
Ma un blog è molto di più.
È un luogo di interazione, un modo per stare (virtualmente) insieme agli altri e per esprimere liberamente la propria creatività, la propria opinione sui più svariati argomenti poiché raramente si tratta di siti mono-tematici.
È un sito web, gestito in modo autonomo dove si tiene traccia (log) dei pensieri, quasi una sorta di diario personale, in cui però è possibile la condivisione e l'interazione diretta con gli altri blogger o appartenenti alla blogosfera (in inglese, blogsphere).
Blog quindi come punto di ritrovo (virtuale), dove gli avventori possono interagire con il blogger consigliandolo, deridendolo, apprezzandolo... Nasce così una reazione a catena inarrestabile. Inoltre, nascono amicizie, inimicizie, amori, odi, gruppi, si crea un mondo intero di sensazioni e di emozioni. Sussurri, notizie, foto, deliri, discussioni, ammiccamenti, malizie, narrazioni, racconti, articoli, baci, disquisizioni, opere d'arte, murales, decorazioni... In una sola parola: post.
La struttura di un blog è costituita, solitamente, da un programma di pubblicazione guidata che consente di creare automaticamente una pagina web, anche senza conoscere alcun linguaggio di programmazione; questa struttura può essere personalizzata con vesti grafiche dette templates (ne esistono diverse centinaia).
Il blog permette a chiunque di creare facilmente un sito in cui pubblicare storie, informazioni e opinioni in completa indipendenza.

In breve:

Dieci cose da sapere sul blog:
  • Un Blog è personale ma pubblico. Personale nel senso che è tuo e lo gestisci come vuoi. Pubblico nel senso che possono leggerlo tutti.
  • Su di un Blog puoi pubblicare quello che ti pare.
  • Un Blog è facile da usare, non necessita di competenze tecniche particolari.
  • Tutte le tue pubblicazioni (si chiamano post) vengono "etichettate" con la data e l'orario di inserimento e visualizzate in ordine cronologico inverso (dal più nuovo al più vecchio).
  • A ciascun post è possibile attribuire una "categoria" e i "tag" per permettere all'utente di filtrare i post di interesse.
  • I tag presenti nel blog vengono visualizzati nella "tag cloud" (nuovola di tag) cioè una lista degli argomenti presenti nel blog.
  • Un Blogroll è una raccolta di link ad altri blog che l'autore inserisce perchè li ritiene utili e affini agli argomenti che tratta.
  • Un Blog mantiene l'archivio storico facilmente accessibile di tutto quello che pubblichi.
  • Chi ti legge può lasciare dei commenti a quello che hai scritto.
  • Aprire un proprio Blog non costa nulla

3500 ANNI FA...

domenica 19 ottobre 2014

CODERDOJO

Cari ragazzi, domani si torna in classe! Avete trascorso un bel week end? Spero di sì.
Io sabato sono stata a Milano e ho partecipato a un evento molto importante di cui vi avevo anticiato già qualcosa: Teacherdojo.
Mi sono divertita ad usare Scratch, un programma con il quale si possono fare un sacco di cose: creare videogiochi, animazioni, ecc.
Io lo so che a voi piacerebbe un sacco usarlo! E allora ecco il link del sito dove lo potrete trovare online.
In classe ve lo scaricherò sul computer e vi farò vedere come usarlo. Ma so che in frettissima diventerete dei veri esperti.
http://scratch.mit.edu/


E questo è il link per saperne di più di Coderdojo. Organizzano tantissimi eventi gratuiti a cui potreste partecipare!

http://coderdojomilano.it/

A domani
Laurabi



martedì 14 ottobre 2014

Sotto lo stesso cielo seconda parte

Ecco la prima e la seconda parte di un video sulla povertà nel mondo.  Lo vedremo a scuola domani quando in Geografia parleremo di Nord e Sud del mondo. Vai nella pagina di Geografia. Troverai altro materiale molto utile!




Sotto lo stesso cielo prima parte

ELASTICI!

14 Ottobre 2014

E' la moda del momento e tiene tranquilli e occupati anche i più esuberanti.
Ecco ciò che ha realizzato un'alunna della Quinta B ! Che pazienza!
Bravissima!


lunedì 13 ottobre 2014

UNA GOCCIA

13 Ottobre 2014

Questa sera mi sono imbattuta in una frase che vorrei faceste vostra.

E' di Madre Teresa di Calcutta.





HAPPY BIRTHDAY!

13 Ottobre 2014


HAPPY BIRTHDAY !

Oggi è il Compleanno di un'alunna della nostra classe e... anche di una maestra!
Grande festa in Quinta B!



giovedì 9 ottobre 2014

BRAVO CHI LEGGE!

9 Ottobre 2014

Se  domenica 12 Ottobre non avete impegni, guardate cosa vi segnalo...

In caso di pioggia "Bravo chi legge!" 
si svolgerà in Biblioteca.
Perciò tutte le attività sono confermate.
Per le prenotazioni bravochileggearcore@gmail.com
oppure 3317757345

lunedì 6 ottobre 2014

domenica 5 ottobre 2014

Storia della Tattica - Le Termopili e Capo Artemisio Parte 1

6 Ottobre 2014

Oggi abbiamo parlato delle guerre tra Persiani e Greci.
Per altro materiale  puoi andare nella sezione Storia!



giovedì 2 ottobre 2014

Sali su una nuvola!


Cara QUINTABI,
          eccolo qui, un blog tutto per voi, anzi...per noi! E' solo una bozza, ma lo costruiremo e       
          lo miglioreremo insieme. 
          Ora, per cominciare, vi propongo le parole di  Khalil Gibran (in araboجبران خليل جبران
          Jubrān Khalīl Jubrān) (Bsharri6 dicembre 1883 – New York10 aprile 1931), un poeta,
          pittore e filosofo libanese. 
          
          Sono parole molto belle e molto vere. 



Se vuoi vedere le valli, sali in vetta a una montagna,se vuoi vedere la vetta di una montagna, sali su una nuvola,se invece aspiri a comprendere la nuvola,chiudi gli occhi e pensa.(K. Gibran)